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2014-11-30T10:09:17+01:00

Le feste a Parigi, ovvero quanto è piccolo il mondo

Pubblicato da Biche

Ciao a tutti!

Le feste a Parigi sono un momento veramente importante della vita sociale di questa città. Probabilmente sono l’unico momento in cui è possibile ammirare il Parisiens Soridents, specie molto rara in questa megalopoli.

Le feste di Parigi si dividono in due macroinsiemi:

1- le feste dove sei invitato o ti imbuchi (cioè sei l’invitato dell’invitato) e devi portare qualcosa

2- le feste dove si va al bar e non sono feste, perché di solito diventa solo una caccia alla bibita meno costosa.

Preferisco quelle del primo tipo, cui vado circa due volte alla settimana. Di solito è buona norma portare una bottiglia di rosso (circa da 3,50€, ma potete anche spendere meno, nessuno se ne accorgerà veramente) e qualche stuzzichino, tipo le patatine alle noccioline che qui vanno tanto, mentre io non ho ancora capito se mi fanno schifo o no.

Alle feste, ti presenteranno chiunque, ma di sicuro finirai per girare una puntata di SIx Degrees, scoprendo che:

1- c’è almeno un tuo compagno di corso, specialmente alle feste di hispanofonici

2- è altamente probabile che ci sia un amico di un amico del padrone di casa che conosce qualcuno dei tuoi amici.

Le feste iniziano circa verso le 20:30-21:00, ed è buona norma arrivare con già qualcosa nello stomaco per evitare di stramazzare al suolo al primo bicchiere di vino oppure sembrare un aspirapolvere vicino al buffet. I francesi non mangiano, mai. Loro “piluccano”.

Le feste hanno due momenti di pausa, a seconda della distanza dalla metro: quello verso le due del mattino, dove gli ospiti che non hanno un Noctilien che ferma vicino si precipitano fuori con la bocca piena di patatine, e quelle che finiscono verso le cinque, quando riparte la metro. Quelli che devono prendere l’RER avranno abbandonato il campo alle 23h.

Personalmente sono andata a feste dove poi ho preso il taxi, in un solo cosa ho dormito dalla mia ospite e di mediamente cerco di prendere l’ultima metro.

Ieri sera, io e Giovanna, eravamo nel XX a festeggiare la nuova coinquilina che era arrivata nell’appartamento di una ragazza peruviana (c'è un nome specifico per questo tipo di feste, ma adesso proprio non mi viene in mente crémaillère). Siamo arrivate un po’ in ritardo rispetto al solito orario, perché alle 22h la festa era in pieno svolgimento. Tra le presentazioni ho scoperto che c'era una mia compagna di corso, ma subito con la padrona di casa si è instaurato un buon feeling (vedremo se organizzeremo qualcosa per Capodanno), ma anche gli altri invitati erano molto simpatici, come la ragazza siriana che insegnava la danza del ventre e la francese che faceva la paesaggista. Eravamo 18 persone in un appartamento di 34mq e verso l’una io ci siamo accomiatata per prendere il tram. Il tempo di scendere e mi chiama per dire se voglio andare a Bastille. No, ragazza, sono STANCA :D Erano le due, quando ho aperto la porta dell’appartamento e stavo messaggiando con Ihssen, povero, che è agitato per la presentazione della tesi, che è domani. Povero! CI siamo scritti fino alle quattro e poi è riuscito ad addormentarsi (spero). Io invece ho fatto il pieno di vocaboli nuovi, ad esempio: KIFFER (argo, che è un’altra cosa rispetto il verlan …. comunque.. ragazzi parigini, come parlate strano!) e mi sono svegliata ora per tentare di andare al mercato a fare la spesa.

La vita è intensa, nelle grandi città. Ma la cosa più bella è andare al mercato il giorno dopo e sentire il nonnino algerino che sembra avere 100 anni (ma in realtà ne avrà 45) che ti chiama "Ma biche" e ti regala un avocado.

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